Messa a terra dei ponteggi: quando va fatta?

  • Quando è una struttura di notevoli dimensioni

Quindi, secondo la valutazione del rischio di fulminazione dovuta a scariche di origine atmosferica il rischio di fulminazione supera quello tollerabile dalla norma (valutazione da effettuare tramite calcoli che tengono in considerazione:

– Comune in cui si trova

– Resistività del terreno

– Posizione

– Dimensioni

 Quando è una Massa

Si ricorda che una massa è una parte che può andare in tensione a seguito di un guasto all’isolamento principale.

  • Presenza di cavi: se i cavi sono in classe II (doppio isolamento, quali FG7O-R – H07RN-F) o in classe I (N07V-K) ma posati entro tubazioni, la messa a terra della struttura non serve
  • Se nella struttura sono montati apparecchi di illuminazione di classe I (un apparecchio è di classe I quando presenta solo l’isolamento principale.

Gli apparecchi di classe II invece presentano due isolamenti e sono contraddistinti dal seguente simbolo:

Quando è una massa estranea

Il ponteggio appoggia sul terreno tramite i piedini e costituisce quindi un dispersore naturale di fatto.

Quando la resistenza verso terra del ponteggio è inferiore a 200 ohm, il ponteggio costituisce una massa estranea, e quindi va collegato a terra ai fini dell’equipotenzialità allo stesso impianto di terra esistente al quale sono collegate le masse.

Se il terreno cui poggia è:

  • Asfalto
  • Ghiaia
  • Roccia
  • Altri materiali similari

La resistenza supera sicuramente i 200 ohm e quindi il collegamento a terrà non è necessario.

Quando necessario, come effettuare il collegamento di terra:

  • La sezione del cavo deve essere almeno 6mmq
  • Non sono necessari i ponticelli tra le strutture dell’armatura (la corrente di guasto non attraversa le varie connessioni ma si scarica a terra)