La denuncia dell’impianto di messa a terra, quando e chi è obbligato ad averla DPR 462/01

Tutti i DATORI DI LAVORO, (quindi  per i quali si configuri un’attività lavorativa con presenza di lavoratori subordinati e/o soggetti equiparati) devono comunicare ad ARPAV e all’ISPELS

la messa in servizio degli impianti  di messa a terra, di protezione da scariche atmosferiche e di installazioni elettriche in luoghi pericolos.

La comunicazione di messa in servizio deve pervenire entro 30 giorni dalla data di messa in servizio dell’impianto elettrico quindi dal rilascio della dichiarazione di conformità

Le verifiche periodiche degli impianti previsti dal D.P.R. 462/01 devono essere eseguite ogni cinque anni ad esclusione degli impianti installati in cantieri, in locali adibiti ad uso medico, negli ambienti a maggior rischio in caso di incendio e degli impianti installati in luoghi con pericolo di esplosione per i quali la periodicità è due anni.

  Brevi domande e risposte esaustive all’argomento

Chi deve richiedere le verifiche periodiche degli impianti previsti dal DPR 462/01 ?

Le verifiche periodiche degli impianti previsti dal D.P.R. 462/01 devono essere richieste dal datore di lavoro, ma spesso la documentazione viene prodotta dall’elettricista o dal progettista elettrico

Chi può effettuare le verifiche degli impianti previsti dal DPR 462/01 ?

Per l’effettuazione delle verifiche degli impianti previsti dal D.P.R. 462/01 il datore di lavoro può rivolgersi all ARPA o ad eventuali organismi individuati dal Ministero dello sviluppo economico (scelta consigliata)

Che documenti devo mostrare al verificatore, durante la verifica?

E’ bene tenere a portata di mano tutta la documentazione relativa all’impianto elettrico: verbali precedenti, dichiarazione di conformità dell’ impianto (37/08) redatta dall’installatore, progetto dell’ impianto (ove previsto), ecc

Ogni quanto tempo devono essere effettuate le verifiche periodiche degli impianti previsti dal DPR 462/01 ?

Le verifiche periodiche degli impianti previsti dal D.P.R. 462/01devono essere eseguite ogni cinque anni ad esclusione degli impianti installati in cantieri, in locali adibiti ad uso medico, negli ambienti a maggior rischio in caso di incendio e degli impianti installati in luoghi con pericolo di esplosione per i quali la periodicità è due anni

Se due aziende risiedono nello stesso stabile con unico impianto di terra, chi deve inviare la dichiarazione di conformità all’ISPESL e ASL/ARPA?

Entrambi i datori di lavoro sono obbligati ad inviare la dichiarazione di conformità relativa alle parti proprie ed alla parte comune (dispersore).

Che cosa verificano durante l’ispezione?

Durante la verifica periodica, gli organismi verificheranno il valore di messa a terra, il funzionamento degli interruttori differenziali, ed il funzionamento delle lampade di emergenza.

Qual è la periodicità della verifica per l’impianto di terra in uno studio medico che non utlizza apparecchi elettromedicali con parti applicate al paziente?

Anche se l’impianto non richiede requisiti particolare rientrando negli ambienti ad uso medico, la periodicità deve essere biennale.

Qual è la periodicità della verifica per l’impianto di terra in un centro estetico?

Secondo la norma CEI 64-8/7 i locali ad uso estetico sono assimilabili a locali ad uso medico e pertanto la periodicità è biennale.